Nei suini:
Ridurre la malattia clinica e le perdite produttive ad essa correlate
Ridurre le infezioni batteriche secondarie e quindi il consumo di antibiotici
Nell’uomo:
Ridurre la probabilità di trasmissione uomo-suino-uomo
Nei suini e nell’uomo:
Ridurre la probabilità di ricombinazione e la generazione di ceppi pericolosi per la salute animale e umana