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STRESS DA POST-SVEZZAMENTO E STRATEGIE NUTRIZIONALI PER MITIGARNE GLI EFFETTI

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Un errato management nutrizionale del primo periodo post-svezzamento può essere deleterio per il tuo allevamento. Scopri i nostri consigli.

Lo svezzamento è uno dei periodi più critici per un suinetto.
Il cambio di alimentazione unitamente alla separazione dalla scrofa comportano cambiamenti nella fisiologia dell’animale piuttosto radicali.
Un errato management nutrizionale di questo periodo estremamente delicato in cui aumenta lo stress ossidativo dell’animale predisponendolo a quella che viene definita sindrome da post-svezzamento, post wealing syindrome (PWS) può essere deleterio per l’allevamento.

POST WEALING SYNDROME (PWS)
La sindrome da post-svezzamento, post wealing syindrome (PWS) è una malattia del primo periodo post-svezzamento che si manifesta con diarrea, edema e shock endotossico.
In passato la sindrome da post-svezzamento è stata considerata una malattia causata da Escherichia coli come agente monocausale, tuttavia, ad oggi la PWS è considerata una patologia multifattoriale strettamente correlata alla triade management-alimentazione-igiene.

PWS e STRESS OSSIDATIVO
Si definisce stress ossidativo lo squilibrio tra la produzione di radicali liberi (prodotti del metabolismo cellulare altamente tossici per l'animale) ed i meccanismi enzimatici difensivi dell’organismo.
Uno degli effetti più deleteri dello stress ossidativo è la riduzione della risposta immunitaria.
Proprio per questo motivo i periodi di maggior stress, come il primo periodo post-svezzamento, rappresentano un nodo cruciale per la patogenesi di malattie quali la sindrome da post-svezzamento, PWS.

SVEZZAMENTO E SVILUPPO DELL’ INTESTINO
Durante lo svezzamento il passaggio dalla dieta lattea ad una dieta solida è uno dei fattori più stressanti per il suinetto.
Le modificazioni plastiche a cui assistiamo a livello intestinale riguardano l’aumento dell’altezza dei villi e l’aumento della profondità delle cripte, indice di sviluppo dell’intestino.
Gli studi riportano che tali modificazioni sono correlate all’apporto di alimento, pertanto, i primi giorni post-svezzamento caratterizzati da un’ingestione volontaria ridotta, rappresentano un periodo finestra molto importante da considerare per il corretto sviluppo dei villi intestinali.
Minore sarà l’ingestione, minore sarà lo sviluppo dei villi.
Finché lo sviluppo intestinale non è idoneo alla completa digestione della razione, l’apporto di alimento lascia spazio a fenomeni di maldigestione e malassorbimento che si accompagnano ad un aumento del mangime non digerito a livello intestinale.
Il substrato fermentescibile che si accumula è quindi a disposizione dei batteri intestinali, tra cui specie potenzialmente patogene.
Durante la lattazione l’epitelio intestinale è costantemente protetto dall’adesione batterica grazie all’apporto di immunoglobuline IgA fornite dalla scrofa tramite il latte materno.
Le IgA vengono adsorbite dall’epitelio intestinale e fungono da molecole anti-adesive e dal ruolo anti-batterico.
Il mancato apporto di IgA nel primo periodo post-svezzamento, unitamente all’accumulo di cibo non digerito predispone inevitabilmente alla proliferazione di ceppi batterici enterotossigeni come E.coli, responsabili dell’atrofia dei villi e dei sintomi di PWS.

NUTRIZIONE E STRESS POST-SVEZZAMNETO
Molti additivi alimentari sono stati studiati per mitigare gli effetti dello stress post-svezzamento e l’ insorgenza della sindrome da post-svezzamento
.
Gli additivi maggiormente proposti riguardano gli acidi a corta e media catena, utilizzati per favorire la crescita selettiva di una corretta flora microbica intestinale, tuttavia, da tempo si stanno sviluppando nuove strategie nutrizionali che puntano all’integrazione della dieta con piante e derivati.

PIANTE E DERIVATI IN NUTRIZIONE ANIMALE
Piante e derivati contengono un insieme di molecole dall’azione ben definita definite fitocomplesso.
I fitocomplessi di Salix alba e Filipendula ulmaria, ad esempio, agiscono nel potenziare la resistenza nei confronti dei radicali liberi.
Le lignine, i flavonoidi e i tannini condensati dei medesimi fitocomplessi sono infatti molecole ad azione antiossidante.
L’ apporto di sostanze ad azione antiossidante si è rivelato essere una delle possibili strategie nutrizionali più semplici da adottati per contrastare l’aumento della produzione di radicali liberi e mitigare gli effetti dello stress da post-svezzamento.

L’ apporto di piante e derivati sembra offrire nuovi orizzonti in nutrizione animale, aprendo alla possibilità di modulare i processi fisiologici dell’animale, sostenere i processi antiossidanti dell’organismo e favorire la colonizzazione dell’intestino da parte di popolazioni microbiche benefiche grazie al loro ruolo prebiotico.

Per questo motivo Tecnozoo suggerisce di integrare la dieta nel post-svezzamento dei vostri suinetti con un mangime liquido complementare contenente prodotti della trasformazione di Salix alba e Filipendula ulmaria, NORMOTERM FLUID, a sostegno dell’equilibrio fisiologico dell’organismo.

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